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Cœur fidèle (Cuore fedele, 1923), Jean Epstein

  • Immagine del redattore: Vittorio Renzi
    Vittorio Renzi
  • 8 nov 2015
  • Tempo di lettura: 2 min

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SINOSSI: Marie (Gina Manès), un'orfana adottata da una coppia, proprietaria di un bar sul porto di Marsiglia, viene sfruttata come una serva. Sulla ragazza ha delle mire Petit Paul (Edmond Van Daele), un criminale perdigiorno, ma Marie è segretamente innamorata di Jean (Léon Mathot), un scaricatore di porto. Un giorno, Marie è spinta dai genitori adottivi ad uscire con Petit Paul, ma Jean li segue a un luna park dove i due uomini lottano. Un poliziotto interviene, ma rimane accoltellato nella mischia e, mentre Petit Paul scappa, Jean viene arrestato e incarcerato. Un anno dopo, uscito di prigione, Jean scopre che Marie ora ha un bambino e vive con Petit Paul, che spende tutti i loro soldi per bere. Il bambino è malato e Jean cerca di dare una mano a Marie, aiutato da una donna storpia (Marie Epstein, accreditata come "M.lle Marice"), che abita alla porta accanto. Un giorno, avvertito dai vicini pettegoli che Jean è con Marie, Petit Paul si precipita a casa armato di pistola...

Un film che emoziona, ma anche un'esperienza cinematografica entusiasmante, che risponde all'entusiasmo dello stesso Epstein, il quale si tuffa nelle infinite possibilità offerte dal mezzo, non tanto per virtuosismo fine a se stesso, ma col preciso intento di “spremere” dalla realtà, fatta di luoghi, oggetti e soprattutto persone, volti, tutta la sua potenzialità in quanto immagine, al tempo stesso esteriore ed interiore. In questo senso, i suoi famosi primi piani non sono solo volti inquadrati, raffigurati, ma anche pensati, sentiti, amati (o odiati), come fossero “soggettive” (e in alcuni casi lo sono) degli altri personaggi. E’ un cinema che non si contenta di “mettere in scena”, di illustrare o di pedinare, ma insegue la vita, ne registra il disperato vitalismo, i palpiti, i desideri e le paure. Un cinema vivo, come pochi altri prima e dopo e che infatti contribuì, assieme ai primi capolavori di Abel Gance e Jean Renoir, e di lì a poco Vigo e Carné, a creare quel “realismo poetico” che fu la caratteristica principale del cinema francese tra le due guerre.

Dal visto censura dell'epoca si evince che il film tu importato in Italia col bizzarro titolo Cuor d'oro e muscoli d'acciaio.


Il film è disponibile nell'edizione in DVD italiana Ermitage

o nel Blu-ray/DVD inglese Eureka Masters of Cinema.





Cœur fidèle

(Cuore fedele)

a.k.a. Cuor d'oro e muscoli d'acciaio

Francia, 1923

regia: Jean Epstein sceneggiatura: Jean Epstein, Marie Epstein fotografia: Paul Guichard musica: Maxence Cyrin produzione: Pathé Consortium Cinéma durata: 87' (2000 metri c.ca)

cast: Léon Mathot, Gina Manès, Edmond Van Daële,

Claude Benedict, Madame Maufroy, Marie Epstein, Madeleine Erickson

data di uscita: 7 Dicembre 1923

 
 
 

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